giovedì, giugno 21, 2007

 

Russell vs Blatter (divagazioni)

So che corro il rischio di accanirmi contro un uomo indifeso come il vecchio Sepp, ma non so resistere:
"Il fatto che un'opinione sia largamente condivisa non prova che non sia del tutto assurda; in effetti, in considerazione della stupidità della maggioranza degli esseri umani, è più probabile che una convinzione diffusa sia sciocca piuttosto che sensata".
(Bertrand Russell)
Insomma, il fatto che molti lo considerino un benefattore, un filantropo, non implica necessariamente che lo sia davvero.

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Eto’o: la Caf riscriva il calendario di Ghana 2008

Samuel Eto’o non si lascia "distrarre" dalle voci di mercato e si proietta nella prossima stagione con una dichiarazione polemica a proposito del calendario di Ghana 2008: “Non credo sia una buona idea disputare il torneo nel periodo clou delle competizioni europee - ha dichiarato il camerunense al Sun - e non per via delle eventuali dispute tra nazionali e club (lui stesso è finito al centro della controversa decisione Fifa di privare le nazionali africane dei giocatori impegnati in europa, durante le qualificazioni alla Coppa d’Africa, ndr). Il problema riguarda il concetto di competizione. Se a competere devono essere i migliori, allora non è corretto privare una squadra - che sia la nazionale o un club non importa - dei suoi assi nella manica. Inoltre, occorre cercare di facilitare il lavoro di chi oggi è invece costretto a stilare il calendario sforzandosi di non urtare gli interessi di nessuno. Ci vuole collaborazione”.
A buon intenditor...

A proposito di Coppa d'Africa, grazie al pareggio tra Uganda e Lesotho, anche la Nigeria (con la grana Obi Mikel da gestire) prenota un posto in Ghana. Le Super Aquile, saldamente in testa al gruppo 3, non possono infatti più essere raggiunte dalla seconda in classifica, l'Uganda. L’ultimo turno, ininfluente per i nigeriani, potrebbe invece essere decisivo per gli ugandesi, che puntano al ripescaggio fra le tre migliori seconde.


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E Rijkaard non va da Mandela

Da barcelonista, mi dispiace dover riportare questa notizia (da Gazzetta.it), ma direi che non posso evitarlo:
JOHANNESBURG - Il Barcellona ha donato una maglietta con impresso il nome di Nelson Mandela all'ex presidente sudafricano. Il club catalano si trova in Sudafrica per la partita amichevole con il Sundowns, vinta 2-1, ed e' stata l'occasione per incontrare il premio Nobel per la pace. Albert Perrin, dirigente del club blaugrana, consegnando la maglia a Nelson Mandela ha scherzato: "E' il nostro primo acquisto" (eh eh, ndr). I media spagnoli hanno rilevato e stigmatizzato l'assenza all'incontro di numerosi giocatori e dell'allenatore Frank Rijkaard. (Agr)
Già, il Barcellona ci fa una ben magra figura e anche peggio ne esce il tecnico (ex?).
Peccato, un'occasione sprecata.

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martedì, giugno 19, 2007

 

Brevi Misna

Come preannuncia il titolo del post, ecco un paio di "brevi."
- Creare entro l’anno prossimo una ‘Free Trade Zone’ (Ftz), zona di libero scambio, nella Southern Africa Development Community (Sadc), costituire un'unione doganale entro il 2010, sviluppare di un mercato comune per il 2015, giungere a una valuta comune entro il 2018: sono le principali raccomandazioni formulate dai ministri della Sadc a Windhoek, in Namibia. L'intenzione di creare un'area di libero commercio era già stata espressa in occasione del vertice dei capi di stato e di governo della Sadc a Lusaka, nell'agosto 2006. Fondata SADC nel 1980 dai governi di nove paesi dell'Africa australe la Comunità di sviluppo intende rafforzare le condizioni economiche della regione; attualmente, alla comunità economica aderiscono 14 paesi (Angola, Botswana, RD Congo, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Swaziland, Tanzania, Zambia e Zimbabwe), in cui vivono più di 200 milioni di persone. In tre i paesi sussiste la necessità di migliorare la situazione complessiva interna prima di prender parte alla Ftz: RD Congo, Madagascar e Angola. Il ministro angolano Ana Dias Lourenço ha inoltre espresso il bisogno di uno sviluppo regionale più bilanciato rispetto alle differenti realtà degli stati aderenti e la creazione di un fondo per lo sviluppo regionale.
- Le facoltà di ingegneria degli atenei sudafricani sono ancora territorio predominante dei maschi bianchi, un dato che dimostra “la profondità del radicamento dell’apartheid nella storia del paese, con i conseguenti danni e distorsioni”: lo sostiene il ministro dell’istruzione Naledi Pandor, sottolineando che le scienze ingegneristiche sono tra i settori in cui ci sarebbe più bisogno di studenti, eppure è una delle tre aree di studi, insieme con scienze e medicina, che registra la crescita più lenta per numero di laureati da circa dieci anni a questa parte. In particolare il ministro evidenzia che la maggioranza degli studenti neri finisce per laurearsi in scienze sociali, mentre i bianchi continuano a dedicarsi a materie più tecniche ma anche più ricercate nel mondo del lavoro. Tuttavia, in generale, la percentuale di neri e indiani iscritti alle università del Sudafrica è aumentata dal 25% del 1995 al 50% del 2004 e anche le donne hanno fatto notevoli passi in avanti, arrivando ad essere circa la metà di tutti gli studenti, che hanno ormai raggiunto quota 1,18 milioni.
(Fonte: Misna)

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lunedì, giugno 18, 2007

 

Ghana 2008

Camerun (2-1 sul Ruanda) e Angola (3-0 allo Swaziland) raggiungono alla fase finale della Coppa d'Africa (logo, a sinistra, e mascotte -non eccezionale-, a destra) le già qualificate Marocco, Tunisia e Sudan.


I risultati di ieri mettono al sicuro Leoni Indomabili e Antilopi Nere, ormai irraggiungibili dagli avversari nei rispettivi gruppi di qualificazione Ghana 2008.

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sabato, giugno 16, 2007

 

Hanefi fuori dal carcere ed Emergency potrebbe tornare in Afghanistan


Finalmente possiamo festeggiare.

Come riporta Repubblica.it, "Hanefi si trova in un ospedale della sicurezza afgana, ma è stato firmato il decreto di proscioglimento nei suoi confronti e verrà quindi liberato presumibilmente domani".

Rahmat è uscito dal carcere e la conferma arriva da Gino Strada, il fondatore di Emergency. Il manager dell'ospedale dell'ong in Afghanistan, accusato di essere stato coinvolto nel rapimento di Daniele Mastrogiacomo e arrestato dalle autorità afgane il 20 marzo scorso, è stato "prosciolto da ogni accusa". Secondo fonti dell'ong Hanefi "non sta bene". Ha potuto vedere il suo avvocato, ma c'è paura per la sua sicurezza, dopo le accuse di collaborazione con i Talebani di cui è stato oggetto (il caso Hanefi su Peacereporter).

Vedremo. Intanto, è libero.

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venerdì, giugno 15, 2007

 

Kanoutè-Diarra, il Mali attacca la Fifa

La Fifa ha dato il permesso a Frederic Kanoutè (a sinistra) e Mahamadou Diarra (a destra) di abbandonare il ritiro del Mali e tornare a disposizione di Siviglia e Real Madrid per l'ultima giornata della Liga spagnola. Beh, gli affari sono affari, è vero, ma se consideriamo le reiterate raccomandazioni di Blatter e soci a favore della tutela delle selezioni nazionali, la reazione polemica del francese Jean-Francois Jodar, ct della nazionale africana, appare più che giustificata: "A quattro giorni dalla partita (contro la Sierra Leone, nelle qualificazioni alla Coppa d'Africa 2008, ndr), mi trovo costretto a cambiare la squadra. La Fifa non rispetta il Mali. E' un'incredibile mancanza di rispetto dire a un ct che non può contare su due giocatori come Kanoutè e Diarra a quattro giorni da una partita così importante".
Non che la notizia abbia particolarmente a che fare con Sudafrica 2010, ma mi sembra sintomatico di quanto la Fifa tenga in considerazione le esigenze delle nazionali meno blasonate. Parlavo con Carlo Pizzigoni, grande esperto di calcio a tutto tondo, del problema 2500 metri, e lui mi diceva di considerare "risibile" l'idea che Blatter abbia adottato tale provvedimento per andare incontro alle esigenze di Brasile e Argentina. Verissimo, anch'io la penso così. Sepp non sarà un esempio di rettitudine, ma stupido non lo è davvero. Il problema, secono me, è la prospettiva da cui osserviamo la questione: più che preoccupato del successo delle "grandi", io credo che Lui sia del tutto ignaro del destino dei "piccoli" (lontano dalle elezioni, per lo meno).
Via al dibattito.
AGGIORNAMENTO (16/6/2007):
Calcio, Kanoutè: "Mio rientro a Siviglia e' un affronto Fifa all'Africa"
SIVIGLIA - ''La Fifa dimostra una mancanza assoluta di rispetto nei miei confronti e verso il Mali. Mi arrabbio per il mio Paese perchè la Federazione non rispetta le nazionali africane. Per i dirigenti mondiali non siamo affatto importanti, è un vero e proprio affronto''. Non e' proprio piaciuta a Frederyc Kanoutè la decisione della Fifa che lo obbliga, come tanti altri giocatori, a tornare in Spagna per giocarsi l'ultima e decisva giornata della Liga. L'attaccante è stato letteralmente obbligato dalla federazione a rientrare a Siviglia mentre era in ritiro per l'importante partita di Coppa d'Africa del Mali contro la Sierra Leone. Di diverso avviso Robinho, liberato in extremis dalla Fifa dagli impegni con la nazionale brasiliana per giocare domani la partita-scudetto del Bernabeu contro il Maiorca. ''E' di quelle partite da non perdere", ha commentato Robinho. (Agr)
Anche se, nell'immediato, il Brasile non ha partite importanti...
(Fonte: Gazzetta.it)

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Ranking Fifa: bafana bafana al rialzo (e voi bevete Opencola)

La definizione ufficiale è FIFA/Coca-Cola World Ranking ma, sentendomi in dovere di "bilanciare" la pubblicità che sto facendo alla multinazionale di Atlanta, rilancio il progetto Opencola. Documentatevi, scaricate e boicottate in modo intelligente, senza sparare ai tedofori olimpici.
Bene, i bafana bafana di Parreira guadagnano due posizioni (dalla 59esima alla 57esima) rispetto alla classifica di maggio e proseguono nella loro "riqualificazione", dopo il doppio flop del 2006, con la disastrosa Coppa d'Africa egiziana e il mancato approdo al Mondiale in Germania.
Non è di certo la 16esima piazza dell'agosto 2006 (record dei sudafricani, dopo la vittoria nel torneo continentale), ma nemmeno il "baratro" del dicembre '92 (124esima), punto di partenza di una nuova squadra e di una nuova Nazione (con lo storico "esordio" del 7 luglio dello stesso anno, 1-0 al Camerun).
Ancora molto lavoro, insomma, per il tecnico brasiliano, ma il 4-0 al Ciad (foto) dello scorso 2 giugno sembra un buon segnale: come riporta il sito ufficiale della Fifa (e mi devo fidare, ndr), questo risultato rappresenta la vittoria più larga del Sudafrica post apartheid.
Anche se, per dirla tutta, il record assoluto rimane -direi- irraggiungibile: il 17 settembre del 1955, ad Adelaide, 8 reti (a zero) devastarono i malcapitati australiani padroni di casa.
Chissà, magari ai Mondiali.

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giovedì, giugno 14, 2007

 

Un piccolo record

Va bene, torniamo a parlare di calcio.
Non è esattamente una novità, ma non è detto che mi leggano solo "addetti ai lavori" (anzi, mi auguro proprio che non sia così), quindi snocciolerò qualche numero.
Per la prima volta nella storia di questa competizione, la FIFA ha ricevuto oltre 200 iscrizionii: sono, infatti, 204 le nazionali iscritte alle qualificazioni per la prossima edizione dei Mondiali, i primi organizzati da un Paese africano.
Un numero record, che comprende gli organizzatori e i detentori del trofeo: il Sudafrica è l’unica nazionale qualificata d’ufficio, mentre l’Italia dovrà giocarsela sul campo.
Il precedente record era di 199, e risaliva all’edizione nippo-coreana del 2002, mentre per Germania 2006 le federazioni che avevano fatto richiesta alla FIFA furono 198. Non sono comunque da escludere defezioni dell’ultim`ora: nel 2002 e nel 2006 le nazionali che parteciparono effettivamente alle qualificazioni furono 193 e 194.
Le quattro nazionali non iscritte alla prossima edizione sono tutte asiatiche: si tratta di Filippine, Laos, Brunei e Bhutan. Le prime partite di qualificazione inizieranno già quest'estate: dal 25 agosto all’8 settembre, in Oceania, si giocheranno i Giochi del Pacifico del Sud, validi come torneo preliminare.
I posti disponibili sono così suddivisi:

- AFC (Asia) : 4,5 *

- CAF (Africa) : 5

- CONCACAF (America centrale, del nord e Caraibi) : 3,5

- CONMEBOL (Sudamerica) : 4,5

- OFC (Oceania) : 0,5

- UEFA (Europa) : 13

AFC e OFC si giocheranno un posto allo spareggio

CONCACAF e CONMEBOL si giocheranno un posto allo spareggio

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La riscossa dei "diamanti neri"

Una notizia Misna non calcistica.
La nascente classe media nera, i cosiddetti "black diamonds" (diamanti neri), è l’elemento trainante della crescita economica sudafricana: lo ha accertato una ricerca dell’Università di Città del Capo precisando che questo gruppo è cresciuto da 2 a 2,6 milioni di persone nell’arco di un anno e il suo potere di spesa è il 28% di quello di tutto il Paese.
Secondo il professor John Simpson, autore dello studio basato su interviste a 4500 "black diamonds" sopra i 18 anni in sette aree metropolitane, nel 2006 questo gruppo sociale ha visto crescere la propria ricchezza complessiva da 130 a 180 miliardi di rand (da 13 a 18,5 milioni di euro) nonostante gli alti tassi di interesse, l’elevato livello dell’inflazione, una moneta locale debole e l’aumento dei prezzi di numerosi prodotti.
Definiti “consumatori estremamente importanti per l’economia interna”, i diamanti neri spendono soprattutto in oggetti elettronici, macchine di lusso e proprietà terriere o abitative, cercando forse di acquisire i beni materiali loro negati al tempo dell’apartheid, i lunghi e duri anni di segregazione razziale.
Quasi la metà dei black diamonds, conclude la ricerca, abita nei grandi sobborghi e quartieri-satellite della città e guadagna in media 6100 rand (628 euro) al mese, contro una media di 1100 (113 euro) per il resto della popolazione nera.
Da ricordare che, domani, a Cape Town, si chiuderà il forum economico mondiale sull'Africa.

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martedì, giugno 12, 2007

 

Brevissime

Due notizie, al volo:

- Internazionale ricorda che, domani, a Città del Capo, si aprirà il Forum economico mondiale sull'Africa (fino al 15 giugno).

- Modern Ghana riporta, invece (in modo abbastanza telegrafico, per la verità), l'elezione di una donna, per la prima volta, come miglior arbitro del Ghana: il "primato" spetta a Mercy Tagoe Quarcoe, 29 anni, arbitro Fifa, che ha superato due colleghi maschi, Cecil Fletcher e Daniel Offei.

Forma pessima e poco spazio, ma il tempo è quello che è.

A domani, speriamo.

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sabato, giugno 09, 2007

 

Inutilità

Ieri, Gazzetta.it ha pubblicato questo articolo (che copio e incollo pedissequamente):

Stadio Jungfrau
amichevole sul ghiacciaio
Un prato verde sulle nevi svizzere, una partita a 4158 metri d'altitudine con giocatori come Michael Laudrup, Stephane Chapuisat, Andreas Hertzog e Otto Konrad. La Fifa non approverebbe...
JUNGFRAUJOCH, 8 giugno 2007 - Il pallone lo porta l'arbitro, Urs Meier: via teleferica. Lo stadio è un tappeto di erba sintetica sul ghiacciaio dello Jungfrau. L'idea è venuta al comitato organizzatore degli Europei 2008 ed è uno dei fiori all'occhiello del programma di eventi previsti per celebrare l'ultimo anno di preparativi.
BIG DEL PASSATO - Due squadre, formate da giocatori del passato e in attività e guidate dai coach Jakob Kuhn e Josef Hickersberger, si sono affrontate in un match amichevole di dieci minuti. Sono scesi in campo alcuni giocatori delle due nazionali austriaca e svizzera di oggi (David Degen, Johan Djourou, Christian Fuchs, Zlatko Junuzovic e Jerzy Dudek), insieme a volti noti del recente passato, quali
Stephane Chapuisat, Andreas Hertzog, Michael Laudrup, Sergei Aleinikov, John Jansen, Dariusz Dziekanowski, Otto Konrad e Paulo Sousa. Alexandre Frei e Philipp Degen, infortunati, hanno assistito a bordo campo.
RESPIRO CORTO - "Era un po' difficile riuscire a respirare e sono felice che non dobbiamo giocare qui ogni settimana", confessa Johan Djourou, difensore svizzero dell'Arsenal, al termine della partita finita in pareggio (5-5). "Rimani stordito se fai le cose troppo velocemente - concorda Michael Laudrup -. Se fosse durata 90 minuti non so cosa sarebbe potuto accadere".
COME FEDERER-AGASSI - "Ci abbiamo pensato dopo aver visto in televisione lo spot in cui Roger Federer e Andre Agassi giocavano sul tetto del più grande albergo di Dubai - racconta Martin Kallen, presidente del comitato -. É un'ottima iniziativa perchè Svizzera e Austria sono note per le loro montagne. E la Fifa non se ne avrà a male: abbiamo giocato solo cinque minuti per tempo...". Una settimana fa infatti la Federazione internazionale ha vietato le gare ufficiali oltre i 2500 metri d'altitudine.
Mah, è vero che questo blog si concentra quasi del tutto su Sudafrica 2010 ma, non fosse altro che per capire se il primo Mondiale africano della storia dovrà fare a meno delle nazionali andine, un'occhiata al problema "2500 metri" continuerò a darla. Chissà cosa pensano degli svizzeri (Blatter compreso) Morales e Chavez.

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giovedì, giugno 07, 2007

 

Sudafrica 2010 col mal di montagna: la Fifa "blocca" gli andini

Come forse saprete, la Fifa ha proibito le partite in stadi situati a oltre 2.500 metri di altezza, vietando di fatto tutte le gare giocate in Bolivia e molte di quelle disputate in altri stati andini come Ecuador, Perù e Colombia.
La decisione ha provocato l'ira soprattutto del presidente boliviano Evo Morales (foto a sinistra), che ha voluto mettere in scena una protesta particolare contro la decisione del governo del calcio. Morales ha giocato una partita di calcio per circa 30 minuti, ai piedi di un ghiacciaio andino, segnando (pare, ndr) anche quattro reti.
Ma non è solo: anche il governo della Colombia ha annunciato che sta studiando, con gli altri penalizzati, Perù ed Ecuador, la possibilità di ritirare le nazionali di calcio dalle prossime eliminatorie per i Mondiali del 2010 in Sudafrica.
La misura potrebbe diventare realtà se la Fifa decidesse di confermare definitivamente il divieto.
E, ora, cende in campo pure il presidente del Venezuela Hugo Chavez, dal congresso dei ministri dell'Alternativa bolivariana per le Americhe: Ci schieriamo con la Bolivia nella sua richiesta contro una misura che facciamo fatica a comprendere (e non è il solo, ndr).
E lo striscione della foto di destra (Gazzetta.it), invece, recita: Non temere Blatter, l'altitudine non uccide!!.
Ecco, a Machu Picchu nessuno aveva ancora protestato contro il Presidente della Fifa.
Beh, è pur sempre un record.

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venerdì, giugno 01, 2007

 

E ora, aspettiamo.

Joseph Blatter è ancora il Presidente della Fifa. Anzi, come dice il Manifesto, ne è ancora il dittatore. Ieri, infatti, a conclusione del 57esimo Congresso della Federazione internazionale, a Zurigo, il 71enne potentissimo svizzero è stato riconfermato per la terza volta di fila (dal 1904 ad oggi i presidenti della Fifa sono stati soltanto otto) e rimarrà in carica fino al 2011.
Sepp era l'unico candidato e già questo dovrebbe essere sintomatico del Fifa way of life. A tal proposito, gioverà forse, ricordare la famosa battuta di Adam C. Silverstein, avvocato della MasterCard nella vittoriosa azione legale contro il governo mondiale del calcio (New York, 1 dicembre 2006): Menzogna, inganno e malafede sono procedure standard alla Fifa.
E' per questo che non mi sento per niente sicuro, riguardo alle intenzioni di Blatter nei confronti del Sudafrica. Come ho già detto, se dovesse davvero togliere il Mondiale alla Rainbow Nation, LUI cadrebbe in piedi, il governo e il comitato organizzatore di Pretoria, invece, no. Certo, il tempo corre e dubito che, in ogni caso, possa permettersi (e, con lui, i tedeschi) di aspettare troppo. Qualunque colpo di teatro abbia in serbo, credo che il termine ultimo sia l'inizio del prossimo autunno (a naso).
Nick Said, giornalista del Mail & Guardian e di Kick Off non condivide i miei timori (il Sudafrica è perfettamente in grado di organizzare un evento del genere) e, come lui, anche la Console Generale a Milano, Nomvuyo Nokwe (che ho incontrato stamattina, ma ne riparleremo), mi sembra decisamente ottimista.
Il problema, però, è che se il Sudafrica è senza ombra di dubbio in grado di organizzare uno splendido Mondiale (nonostante i problemi organizzativi siano reali), non è così scontato che Blatter sia interessato a mantenere la parola data.
Vedremo. Io faccio il tifo per la Rainbow Nation, è ovvio, e rimango ottimista. Però, lo confesso, fossi in loro, riporrei molta meno fiducia nella buona fede di Sepp Blatter.
AGGIORNAMENTO (02 giugnio 2007)
Riporto il pezzo pubblicato ieri dal Manifesto (la descrizione di Sepp è magnifica):
Blatter dittatore fino al 2011
Per altri quattro anni il mondo del calcio sarà governato da Joseph Blatter, svizzero, 71 anni, rieletto ieri a capo della federazione mondiale del pallone, la Fifa, che governa, in modo autocratico, dal 1998, quando successe al brasiliano Joao Havelange. Unico candidato, è stato eletto per acclamazione, al suo terzo mandato da presidente che scadrà nel 2011. Ha già annunciato importanti decisioni, come il nuovo slogan promozionale, «For the game. For the world», fondamentale come le altre trovate di questo potente supermiliardario (citiamo dall'ufficio stampa Fifa «l'impiego del golden goal e del silver goal durante i tempi supplementari, l'inasprimento delle pene per atti ritenuti immorali durante lo svolgimento del gioco (come la simulazione, il fallo da dietro o il togliersi la maglietta dopo un goal)». Molto più occultati invece i suoi metodi per assicurarsi il favore delle varie federazioni (arrivate ora a 208 con l'ingresso del Montenegro di Savicevic). Nel 1998 fu accusato di aver corrotto i votanti di alcune federazioni africane con buste da 50 mila dollari, giustificate come «aiuti già accordati a federazioni in difficoltà». Nel luglio scorso ha dimenticato di consegnare la coppa del mondo Fifa all'Italia, dopo la finale di Berlino.



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