giovedì, giugno 14, 2007

 

La riscossa dei "diamanti neri"

Una notizia Misna non calcistica.
La nascente classe media nera, i cosiddetti "black diamonds" (diamanti neri), è l’elemento trainante della crescita economica sudafricana: lo ha accertato una ricerca dell’Università di Città del Capo precisando che questo gruppo è cresciuto da 2 a 2,6 milioni di persone nell’arco di un anno e il suo potere di spesa è il 28% di quello di tutto il Paese.
Secondo il professor John Simpson, autore dello studio basato su interviste a 4500 "black diamonds" sopra i 18 anni in sette aree metropolitane, nel 2006 questo gruppo sociale ha visto crescere la propria ricchezza complessiva da 130 a 180 miliardi di rand (da 13 a 18,5 milioni di euro) nonostante gli alti tassi di interesse, l’elevato livello dell’inflazione, una moneta locale debole e l’aumento dei prezzi di numerosi prodotti.
Definiti “consumatori estremamente importanti per l’economia interna”, i diamanti neri spendono soprattutto in oggetti elettronici, macchine di lusso e proprietà terriere o abitative, cercando forse di acquisire i beni materiali loro negati al tempo dell’apartheid, i lunghi e duri anni di segregazione razziale.
Quasi la metà dei black diamonds, conclude la ricerca, abita nei grandi sobborghi e quartieri-satellite della città e guadagna in media 6100 rand (628 euro) al mese, contro una media di 1100 (113 euro) per il resto della popolazione nera.
Da ricordare che, domani, a Cape Town, si chiuderà il forum economico mondiale sull'Africa.

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