venerdì, giugno 01, 2007

 

E ora, aspettiamo.

Joseph Blatter è ancora il Presidente della Fifa. Anzi, come dice il Manifesto, ne è ancora il dittatore. Ieri, infatti, a conclusione del 57esimo Congresso della Federazione internazionale, a Zurigo, il 71enne potentissimo svizzero è stato riconfermato per la terza volta di fila (dal 1904 ad oggi i presidenti della Fifa sono stati soltanto otto) e rimarrà in carica fino al 2011.
Sepp era l'unico candidato e già questo dovrebbe essere sintomatico del Fifa way of life. A tal proposito, gioverà forse, ricordare la famosa battuta di Adam C. Silverstein, avvocato della MasterCard nella vittoriosa azione legale contro il governo mondiale del calcio (New York, 1 dicembre 2006): Menzogna, inganno e malafede sono procedure standard alla Fifa.
E' per questo che non mi sento per niente sicuro, riguardo alle intenzioni di Blatter nei confronti del Sudafrica. Come ho già detto, se dovesse davvero togliere il Mondiale alla Rainbow Nation, LUI cadrebbe in piedi, il governo e il comitato organizzatore di Pretoria, invece, no. Certo, il tempo corre e dubito che, in ogni caso, possa permettersi (e, con lui, i tedeschi) di aspettare troppo. Qualunque colpo di teatro abbia in serbo, credo che il termine ultimo sia l'inizio del prossimo autunno (a naso).
Nick Said, giornalista del Mail & Guardian e di Kick Off non condivide i miei timori (il Sudafrica è perfettamente in grado di organizzare un evento del genere) e, come lui, anche la Console Generale a Milano, Nomvuyo Nokwe (che ho incontrato stamattina, ma ne riparleremo), mi sembra decisamente ottimista.
Il problema, però, è che se il Sudafrica è senza ombra di dubbio in grado di organizzare uno splendido Mondiale (nonostante i problemi organizzativi siano reali), non è così scontato che Blatter sia interessato a mantenere la parola data.
Vedremo. Io faccio il tifo per la Rainbow Nation, è ovvio, e rimango ottimista. Però, lo confesso, fossi in loro, riporrei molta meno fiducia nella buona fede di Sepp Blatter.
AGGIORNAMENTO (02 giugnio 2007)
Riporto il pezzo pubblicato ieri dal Manifesto (la descrizione di Sepp è magnifica):
Blatter dittatore fino al 2011
Per altri quattro anni il mondo del calcio sarà governato da Joseph Blatter, svizzero, 71 anni, rieletto ieri a capo della federazione mondiale del pallone, la Fifa, che governa, in modo autocratico, dal 1998, quando successe al brasiliano Joao Havelange. Unico candidato, è stato eletto per acclamazione, al suo terzo mandato da presidente che scadrà nel 2011. Ha già annunciato importanti decisioni, come il nuovo slogan promozionale, «For the game. For the world», fondamentale come le altre trovate di questo potente supermiliardario (citiamo dall'ufficio stampa Fifa «l'impiego del golden goal e del silver goal durante i tempi supplementari, l'inasprimento delle pene per atti ritenuti immorali durante lo svolgimento del gioco (come la simulazione, il fallo da dietro o il togliersi la maglietta dopo un goal)». Molto più occultati invece i suoi metodi per assicurarsi il favore delle varie federazioni (arrivate ora a 208 con l'ingresso del Montenegro di Savicevic). Nel 1998 fu accusato di aver corrotto i votanti di alcune federazioni africane con buste da 50 mila dollari, giustificate come «aiuti già accordati a federazioni in difficoltà». Nel luglio scorso ha dimenticato di consegnare la coppa del mondo Fifa all'Italia, dopo la finale di Berlino.



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