martedì, luglio 22, 2008

 

Sudafrica: povertà in diminuzione, ma restano diseguaglianze

Il numero dei sudafricani che vivono sotto la soglia di povertà (ovvero con meno di 38 euro al mese) è diminuito del 10%, negli ultimi cinque anni: lo ha reso noto Joel Netshitenzhe, capo del Servizio di coordinamento e consulenza politica della presidenza, commentando un rapporto governativo sulla situazione socio-economica del Paese. Secondo i dati del governo, dal 2000 al 2005 la percentuale di coloro che vivevano sotto la soglia di povertà è scesa dal 58% al 48%; dal 1996 circa nove milioni di persone sono uscite dalla fascia di povertà mentre ancora oggi più di 12 milioni di famiglie ricevono aiuti sociali.
Lo studio ha evidenziato inoltre che i guadagni mensili a persona nella fascia più povera ( circa il 10% della popolazione) sono aumentati da 65 euro (783 rands) nel 1993 a 86 euro (1032 rands) nel 2007 (mentre i guadagni dei più ricchi - la decima parte della popolazione - crescono molto più in fretta di quelli del resto della popolazione). Meno ottimista un rapporto pubblicato dall’Organizzazione di cooperazione e sviluppo economico (Ocde) secondo cui “l’aspetto più deludente dell’economia sudafricana è la persistenza di livelli estremi di disoccupazione tra i giovani neri poco qualificati, in un quadro complessivo di povertà generalizzata”. Secondo l’analisi dell’Ocde, il tasso di crescita dell’economia del Sudafrica, negli ultimi quattro anni, è inferiore a quello della maggior parte dei Paesi emergenti come Indonesia e India. A incidere sarebbero soprattutto elementi come il costo elevato, carenze logistiche diffuse e la scarsa disponibilità di energia elettrica che, secondo il rapporto, costituisce una vera e propria minaccia alle prospettive di crescita economica a lungo termine.
(Fonte: Misna)

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