giovedì, luglio 24, 2008
Crisi alimentare, sindacati in piazza: "A pagare sono i più poveri"

Al corteo, secondo l’agenzia di stampa Sapa, hanno partecipato diverse migliaia di persone, molte delle quali con indosso i cappellini e le magliette rosse dei sindacati. “Siamo arrabbiati per i prezzi dei prodotti alimentari di base - ha scandito Vavi dal palco – e siamo qui per esprimere disgusto e frustrazione”.
Oltre a intonare slogan del tipo “stop alla fame” e “combattiamo i rincari”, i dimostranti hanno contestato gli aumenti del 27,5% annunciati di recente da Eskom, la società nazionale che gestisce la distribuzione dell’elettricità; le nuove tariffe servirebbero a finanziare una serie di lavori infrastrutturali, ma i dirigenti del Congresso denunciano manovre di tipo speculativo (maddai... ndr). Il corteo si colloca sullo sfondo delle forti tensioni che attraversano la società sudafricana: in aprile, il tasso di inflazione annua ha superato l’11% e aumenti particolarmente sostenuti dei prezzi al consumo hanno riguardato tutti i derivati del petrolio e beni essenziali come pane, olio e latte. Mentre era in corso il corteo, il governo ha annunciato la disponibilità a incontrare le parti sindacali prima del 6 agosto, giornata di sciopero nazionale.
(Fonte: Misna)
AGGIORNAMENTO (25/07/08):
Le proteste si estendono in quattro province
Continua in Sudafrica la mobilitazione popolare contro il carovita: a meno di due settimane dallo sciopero generale in programma il 6 agosto, decine di migliaia di persone hanno partecipato ieri ai cortei organizzati in diverse regioni del paese dai sindacati nazionali. A incrociare le braccia nelle province di Gauteng, Eastern Cape, Limpopo e North West – scrive oggi il quotidiano economico “Business Day” – sono stati soprattutto gli operai dei settori automobilistico, minerario e tessile, con astensioni dal lavoro che avrebbero oscillato tra il 90 e il 73%. Secondo il presidente del Congresso dei sindacati sudafricani (Cosatu), la potente confederazione nazionale che ha coordinato la protesta, “lo sciopero ha registrato una buona adesione”. “Il 6 agosto – ha aggiunto il dirigente – ci aspettiamo una partecipazione ancora più massiccia”. All’origine delle tensioni che nelle ultime settimane attraversano la società sudafricana ci sono i forti aumenti dei prezzi dei generi alimentari e delle forniture di elettricità. Secondo le stime fornite ieri da un istituto di ricerca locale, nell’ultimo anno l’inflazione è cresciuta più delle retribuzioni medie: dal maggio 2007 al maggio 2008 i prodotti alimentari di base e i derivati del petrolio avrebbero subito rincari del 16,8% e del 35,6%, a fronte di aumenti del reddito pro capite di appena il 12%.
(Fonte: Misna)
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