mercoledì, aprile 02, 2008

 

La Anglo Platinum e i diritti umani

Ennesima "grana mineraria" per la Rainbow Nation.

La Commissione sudafricana per i diritti umani (Sahrc) ha aperto un'inchiesta sui presunti abusi commessi dalla compagnia mineraria anglo-americana Anglo Platinum ai danni delle popolazioni del distretto di Limpopo.
L'indagine prende avvio da un rapporto dell'organizzazione non governativa Action Aid che descrive le condizioni di vita delle 20.000 persone fatte sfollare negli ultimi cinque anni dalla compagnia per condurre le sue attività di estrazione del platino, un metallo la cui richiesta negli ultimi anni è salita vertiginosamente perché usato nella strumentazione tecnologica. Secondo l'ong, il trasferimento delle popolazioni ha comportato il loro drastico impoverimento, nonostante le promesse di una vita migliore, e in aggiunta viene denunciata l'insalubrità dei villaggi costruiti dalla compagnia per gli sfollati, con particolare riferimento all'acqua, che non sarebbe potabile. Le persone inoltre, in gran parte allevatori, non avrebbero più acceso ai pascoli. Nel rapporto “Metalli preziosi: l'impatto della Anglo Platinum sulle comunità povere di Limpopo", si afferma che le fonti d'acqua sono contaminate dagli scarti della lavorazione delle miniere e si accusa la compagnia di aver manipolato le comunità locali quando sono stati definiti gli accordi per il trasferimento.
La Anglo Platinum ha (ovviamente, ndr) respinto tutte le accuse. Secondo la stampa sudafricana, l'inchiesta aperta dalla Sahrc potrebbe portare a nuove verifiche e controlli sull'intera industria mineraria del paese, non escluse le condizioni dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro.
(Fonte:Misna)

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