lunedì, marzo 31, 2008
La venticinquesima ora
Come forse saprete, nel pomeriggio, scopriremo a chi, tra Milano e Smirne, andrà l'Expo 2015. La cosa, forse, interesserà a pochi ma dà lo spunto a Emanuela Audisio, di Repubblica, per un bel pezzo sulle manovre "dietro le quinte": Olimpiadi, Mondiali, grandi manifestazioni in genere vanno davvero a chi dimostra il "curriculum" migliore? O si tiene conto -cosa vado a pensare- anche di regali, favori e bustarelle?
LA VENTICINQUESIMA ora. Tra la notte il giorno. E' quella più pericolosa, più segreta, più indiscreta. Perché è un'ora di confine, che mette a nudo ambizioni, e alza il prezzo: chi offre di più?
(...)
La venticinquesima ora pesa, ammazza sogni e realtà, scompiglia equilibri e diplomazie. Vive di congiure, di piccoli tradimenti e grandi compromessi. Sposta voti, nelle tenebre: Milano o Smirne per l'Expo 2015?
La 25esima ora ha scippato il Sudafrica di Mandela dei mondiali del 2006 andati alla Germania. E sapete perché? Perché il vecchio Charlie Dempsey, 79 anni, neozelandese, membro esecutivo Fifa, per una vendetta personale rifiutò di votare quello che gli indicava la sua confederazione e scappò alla vigilia dell'elezione. Volò verso a casa in prima classe per un'urgenza personale: una partita di golf a Singapore. Non solo, ma all'arrivo, dichiarò: "Non ho rimorsi". Convincere l'Asia fu più facile: in un meeting segreto venne promesso al coreano Chung Mong-joon, capo dell'Hyundai, che tra l'altro aveva appena firmato un accordo miliardario con la tedesca Daimler Chysler, un appoggio per una sua futura candidatura a presidente della Fifa.
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LA VENTICINQUESIMA ora. Tra la notte il giorno. E' quella più pericolosa, più segreta, più indiscreta. Perché è un'ora di confine, che mette a nudo ambizioni, e alza il prezzo: chi offre di più?
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La venticinquesima ora pesa, ammazza sogni e realtà, scompiglia equilibri e diplomazie. Vive di congiure, di piccoli tradimenti e grandi compromessi. Sposta voti, nelle tenebre: Milano o Smirne per l'Expo 2015?
La 25esima ora ha scippato il Sudafrica di Mandela dei mondiali del 2006 andati alla Germania. E sapete perché? Perché il vecchio Charlie Dempsey, 79 anni, neozelandese, membro esecutivo Fifa, per una vendetta personale rifiutò di votare quello che gli indicava la sua confederazione e scappò alla vigilia dell'elezione. Volò verso a casa in prima classe per un'urgenza personale: una partita di golf a Singapore. Non solo, ma all'arrivo, dichiarò: "Non ho rimorsi". Convincere l'Asia fu più facile: in un meeting segreto venne promesso al coreano Chung Mong-joon, capo dell'Hyundai, che tra l'altro aveva appena firmato un accordo miliardario con la tedesca Daimler Chysler, un appoggio per una sua futura candidatura a presidente della Fifa.
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