venerdì, luglio 18, 2008
Parte la caccia all' oro bianco

Per contrastare il declino nella popolazione di elefanti africani, dalle cui zanne si ricava l’avorio, anni fa l’Onu aveva introdotto un bando totale, ma l’anno scorso era stata autorizzata la vendita “una tantum” di 108 tonnellate, dichiarate entro il 31 gennaio 2007 e comunque ricavate esclusivamente da pachidermi morti per cause naturali (ah ah ah, ndr).
Il via libera agli acquisti cinesi ha posto fine a un monopolio esercitato per un anno dal Giappone e, allo stesso tempo, suscitato reazioni differenti tra gli animalisti: alcune organizzazioni hanno espresso il timore che bande di trafficanti possano riciclare l’avorio rubato approfittando dell’ampliamento del mercato legale, mentre altre hanno riconosciuto gli sforzi compiuti dalla Cina. Quello dell’avorio è un commercio di tutto rispetto: sul mercato nero del Giappone, la principale piazza mondiale, un chilogrammo è pagato 750 dollari. La febbre dell’“oro bianco” ha però contagiato da tempo Hong Kong e la Cina, ai primi posti mondiali per domanda e volumi lavorati.
(Fonte: Misna)
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