mercoledì, maggio 21, 2008

 

Sudafrica, i raid anti-immigrati si allargano a Durban

Un aggiornamento (affatto positivo) sulla crisi sudafricana:

Gli scontri anti-immigrati, scoppiati la scorsa settimana ad Alexandria, nei pressi di Johannesburg, si sono allargati oggi alla città portuale di Durban, dove un gruppo di 200 manifestanti armati di bottiglie e bastoni avrebbe preso d'assalto alcuni negozi ritenuti di proprietà di immigrati nigeriani.
Per il momento, non si hanno notizie di morti o feriti. Il bilancio delle vittime rimane fermo alle 24 contate fino a ieri, mentre sarebbero circa 10.000 gli immigrati fuggiti dalle loro case e rifugiatisi in stazioni di polizia e chiese. Oggi, la situazione sembra migliorata nei dintorni di Johannesburg, ma Jacob Zuma, il presidente dell'African National Congress (il partito al potere) non ha escluso l'utilizzo dell'esercito se la situazione dovesse peggiorare. Gli immigrati (in Sudafrica ce ne sono 5 milioni su 50 milioni di abitanti) sono visti da parte della popolazione come i responsabili dell'alto tasso di criminalità e come concorrenti nella ricerca di posti di lavoro. Il Paese vive una grave crisi economica, con il settore minerario in calo e un tasso di disoccupazione reale che si ritiene tocchi il 40 percento.
(Matteo Fagotto - Peacereporter)

AGGIORNAMENTO, Repubblica.it:
Sudafrica, attacchi a immigrati
Salito a 42 il numero dei morti

JOHANNESBURG - E' salito ad almeno 42 morti accerati il bilancio delle violenze a sfondo xenofobo in Sudafrica, dove da giorni gli immigrati da altri Paesi del continente sono bersaglio di attacchi tanto sanguinosi quanto sistematici, concentrati soprattutto nell'area intorno a Johannesburg. Lo ha reso noto l'agenzia d stampa Sapa, secondo cui gli sfollati costretti alla fuga ammontano come minimo a sedicimila. Di fronte al precipitare della situazione, in giornata il presidente sudafricano Thabo Mbeki ha approvato il dispiegamento dell'Esercito.

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