sabato, marzo 29, 2008

 

Tibet libero

"L’indignazione per il Tibet non si spegne nell’opinione pubblica internazionale. E costringe i governi occidentali ad aumentare la pressione sulla Cina. Dopo due settimane di silenzio per la prima volta dalla ribellione di Lhasa è intervenuto George Bush. Il presidente americano ha telefonato al suo omologo cinese, Hu Jintao, per invitarlo a “impegnarsi in un dialogo sostanziale con i rappresentanti del Dalai Lama, e a consentire l’accesso in Tibet a giornalisti e diplomatici”. La Casa Bianca ha precisato però che l’America non boicotterà i Giochi. Il presidente degli Stati Uniti per il momento non ha preso neppure in esame la possibilità di disertare la cerimonia d’apertura, un gesto che invece non è escluso dal francese Nicolas Sarkozy". (Federico Rampini)
Non che l'Italia sia messa meglio, in effetti. Grillo scrive: "Il Governo italiano ha calato i pantaloni alla marinara di D'Alema (nessuno pensava che avrebbe fatto diversamente)".
Come dargli torto?
Mah, come dice Crosetti su Repubblica, "è durissima accorgersi che Calderoli e madama Santanchè concordano, ma più ci penso e più credo che in Cina non si dovrebbe andare".
Amen. Peccato non la pensino così anche al Coni.
Sudafrica Duemiladieci, comunque, aderisce all'appello del blog di Beppe Grillo: da oggi, anche qui, troverete il banner per inviare un'email al segretario delle Nazioni Unite (potete cliccare qui "Free Tibet. Stop to the China Olympic Games").
e diffondete l'iniziativa.

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