giovedì, settembre 20, 2007

 

Lo sfogo di un ct

L'ottima Graziana Urso, del blog "gemello" Sudafrica 2010, riporta questo sfogo (e non è nemmeno il primo) del brasiliano alla guida dei bafana bafana.
Dopo la sconfitta maturata contro lo Zambia nelle qualificazioni per la Coppa d’Africa e il pareggio strappato in amichevole all’Uruguay, il ct del Sudafrica Carlos Alberto Parreira fa il punto sulle condizioni della sua squadra in vista dei prossimi Mondiali.
“Sono qui da otto mesi - dichiara il coach brasiliano - ma è evidente che abbiamo bisogno di più tempo. Credo che progressi significativi si noteranno solo a partire da febbraio o marzo”.
Secondo Parreira, due sarebbero gli handicap dei sudafricani: la filosofia di gioco e l’impossibilità di un ricambio generazionale.
“E’ contro la mia religione - spiega - giocare la palla lunga, non costruire da dietro tenendo il possesso di gioco. Non penso sia lo stile giusto, specialmente per una squadra africana”.
Poi lancia una stoccata alla sua Federazione: “In Sudafrica non ci sono competizioni giovanili, il che è un vero peccato: non puntare sui giovani vuol dire rinunciare alla possibilità di sostituire adeguatamente i giocatori infortunati o vicini al ritiro. Il problema non riguarda me, ma il Paese. Finiti i Mondiali io me ne andrò, mentre il Sudafrica continuerà ad aver bisogno di campioni”.

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