mercoledì, aprile 02, 2008
"Mi rifiuto di portare la fiaccola"
La torcia olimpica ha lasciato ieri Pechino per iniziare il suo viaggio attraverso i cinque continenti, una traversata di 137mila km che terminerà il prossimo 8 agosto, il giorno in cui il Fuoco di Olimpia farà ritorno nella capitale cinese per dare inizio alla 29esima edizione dei Giochi moderni.
La fiaccola è partita con un volo charter diretto ad Almaty, nel Kazakistan, prima delle 21 tappe programmate prima del ritorno in Cina, fissato per il 4 maggio.
Ma le grane, per la fiaccola, non si sono fermate in Grecia.
In segno di solidarietà con il popolo tibetano, una delle star del calcio indiano, Bhaichung Bhutia (foto), buddista, originario del Sikkim, uno stato incuneato tra Cina e Nepal, ha annunciato la sua clamorosa protesta con una lettera all'Associazione Olimpica Indiana. "Sono solidale con la causa tibetana", ha scritto in una lettera pubblicata dal Times of India. "Ho molti amici buddisti nel Sikkim. Questo è il mio modo di essere accanto alla popolazione del Tibet e alla loro lotta". "Penso che non sia giusto quel che sta accadendo in Tibet e, nel mio piccolo, voglio mostrare la mia solidarietà", ha spiegato, sottolineando che la sua decisione è "assolutamente personale".
Bhutia, che è stato insignito della terza carica onorifica più importante indiana per aver contribuito a diffondere la passione per il calcio in un Paese, in cui lo sport nazionale è il cricket, ha giocato tra l'altro anche con una società inglese, il Bury Football Club.
(Fonti: Gazzetta.it e Repubblica.it)
La fiaccola è partita con un volo charter diretto ad Almaty, nel Kazakistan, prima delle 21 tappe programmate prima del ritorno in Cina, fissato per il 4 maggio.
Ma le grane, per la fiaccola, non si sono fermate in Grecia.
In segno di solidarietà con il popolo tibetano, una delle star del calcio indiano, Bhaichung Bhutia (foto), buddista, originario del Sikkim, uno stato incuneato tra Cina e Nepal, ha annunciato la sua clamorosa protesta con una lettera all'Associazione Olimpica Indiana. "Sono solidale con la causa tibetana", ha scritto in una lettera pubblicata dal Times of India. "Ho molti amici buddisti nel Sikkim. Questo è il mio modo di essere accanto alla popolazione del Tibet e alla loro lotta". "Penso che non sia giusto quel che sta accadendo in Tibet e, nel mio piccolo, voglio mostrare la mia solidarietà", ha spiegato, sottolineando che la sua decisione è "assolutamente personale".
Bhutia, che è stato insignito della terza carica onorifica più importante indiana per aver contribuito a diffondere la passione per il calcio in un Paese, in cui lo sport nazionale è il cricket, ha giocato tra l'altro anche con una società inglese, il Bury Football Club.
(Fonti: Gazzetta.it e Repubblica.it)
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