sabato, dicembre 09, 2006
Notizie dal prossimo Mondiale: cambio al vertice di Alleanza democratica
Il quinto:
Il capo del principale partito d’opposizione del paese, l’Alleanza democratica (Da), ha annunciato di volersi dimettere dall’incarico dopo aver guidato la principale formazione della minoranza (il 12% dei voti espressi nelle elezioni del 2004 e col controllo di 50 seggi sui 400 di cui è formato il parlamento) sin dalla fine dell’apartheid. Tony Leon ha annunciato che non ripresenterà la propria candidatura al congresso del partito, fissato al prossimo maggio. Pur rappresentando l’opposizione liberale durante l’epoca dell’apartheid, l’Alleanza democratica ha, dopo la fine del regime segregazionista, assorbito una parte dell’ormai defunto Partito Nazionale, che aveva governato il paese per 46 anni in regime di apartheid. Per questo motivo, spiegano gli esperti, continua ad essere considerato il partito dei bianchi e proprio per questo dal prossimo congresso potrebbe emergere una dirigenza di colore diverso.
(Fonte: Misna)
Ecco, da noi non traspare in modo troppo chiaro, ma in Sudafrica il problema dell'integrazione razziale non è ancora del tutto risolto. Anzi, direi che, nonostante i tentativi, la buona volontà e la cosiddetta Madiba's magic, l'influsso benefico, quasi magico, di Nelson Mandela, una vera soluzione sembra ancora abbastanza lontana.
Leggete questo articolo di Matteo Fagotto (Vorrei la pelle nera), su Peacereporter, e fatevene un'idea.
Il capo del principale partito d’opposizione del paese, l’Alleanza democratica (Da), ha annunciato di volersi dimettere dall’incarico dopo aver guidato la principale formazione della minoranza (il 12% dei voti espressi nelle elezioni del 2004 e col controllo di 50 seggi sui 400 di cui è formato il parlamento) sin dalla fine dell’apartheid. Tony Leon ha annunciato che non ripresenterà la propria candidatura al congresso del partito, fissato al prossimo maggio. Pur rappresentando l’opposizione liberale durante l’epoca dell’apartheid, l’Alleanza democratica ha, dopo la fine del regime segregazionista, assorbito una parte dell’ormai defunto Partito Nazionale, che aveva governato il paese per 46 anni in regime di apartheid. Per questo motivo, spiegano gli esperti, continua ad essere considerato il partito dei bianchi e proprio per questo dal prossimo congresso potrebbe emergere una dirigenza di colore diverso.
(Fonte: Misna)
Ecco, da noi non traspare in modo troppo chiaro, ma in Sudafrica il problema dell'integrazione razziale non è ancora del tutto risolto. Anzi, direi che, nonostante i tentativi, la buona volontà e la cosiddetta Madiba's magic, l'influsso benefico, quasi magico, di Nelson Mandela, una vera soluzione sembra ancora abbastanza lontana.
Leggete questo articolo di Matteo Fagotto (Vorrei la pelle nera), su Peacereporter, e fatevene un'idea.
Idem (data compresa).
Etichette: Misna, Stampa sudafricana, Sudafrica