giovedì, maggio 24, 2007

 

E Pechino?

Il Prossimo anno, Pechino ospiterà i Giochi Olimpici. Fin qui, niente di nuovo. Quello che in molti non sanno, però, è che la Cina è nella stessa situazione del Sudafrica: in ritardo con i lavori. Anzi, peggio, perchè i Mondiali di calcio prenderanno il via solo tra 3 anni, ma alle Olimpiadi cominceranno nell'agosto del 2008. Insomma, l'acqua ha già raggiunto la gola e sale rapidamente. Il grande stadio olimpico, per esempio, non sarà pronto prima del prossimo aprile (le previsioni parlavano di fien 2007), cioè a ridosso dell'evento.

Niente di male, intendiamoci. Come ho già detto diverse volte, questo è un classico, per manifestazioni così imponenti, una sorta di tradizione a cui non ci siamo sottratti nemmeno noi, nel 1990. La polvere si scopa in fretta sotto il tappeto pochi secondi prima che arrivino gli ospiti, e che sarà mai. Viene da domandarsi, però, per quale motivo la Cina goda di una sorta di "immunità mediatica", mentre i sudafricani siano costantemente costretti a fronteggiare accuse e sospetti continui, anche sul fronte interno. Di nuovo, chiarisco: i ritardi, nella costruzione di stadi e infrastrutture, sono più che reali, così come la destinazione dei fondi stanziati per ospedali e case popolari all'organizzazione del torneo. Solo che tutti questi problemi il Sudafrica li condivide con la Cina e con tutti quei Paesi che li hanno preceduti nell'allestimento di un grande evento sportivo. Con la differenza, non da poco (ripeto), che alle Olimpiadi manca un anno, ai Mondiali, invece, tre.

Qualcuno mi ha chiesto per quale motivo Pretoria non alzi la voce con la Fifa per mettere a tacere una volta per tutte le voci di "allontanamento" del torneo. Semplice: sanno perfettamente di essere in difetto. I lavori procedono a rilento (dove procedono) e questo dà modo alla banda Blatter di dettare legge. Il Sudafrica non può permettersi di perdere il Mondiale, nè di muoversi con troppo anticipo contro il vecchio Sepp, il che li mette in una posizione difficile.

La Cina, d'altro canto, è un colosso che nessuno (Cio compreso) ha voglia di inimicarsi. Come andrà a finire? Vedremo. Io tifo per la Rainbow Nation, ma la metto in guardia: Blatter è un politico maneggione e, da quanto ne so, non proprio "trasparente". La mia sensazione, insomma, è che la Coppa sia GIA' volata altrove (in Germania?). Diamoci una mossa.

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