martedì, aprile 24, 2007

 

E se l'Italia...

Riporto questo pezzo di Fulvio Bianchi (Repubblica) pubblicato ieri nella sua rubrica Spy Calcio (Blatter, che succede con Sudafrica 2010?): Il 31 maggio Sepp Blatter sarà rieletto, per la terza volta consecutiva, presidente della Fifa. E' l'unico candidato, d'altronde: ha fatto il vuoto. Il 31 maggio a Zurigo, Blatter avrà anche i voti dell'Africa. Che farà dopo essere acclamato con il Mondiale del 2010? Come noto, è stato assegnato al Sudafrica che ha però grossi problemi organizzativi. Avrà davvero il coraggio Blatter di toglierlo al Sudafrica e darlo all'Australia che si è candidata? Nei giorni scorsi girava anche il nome dell'Italia. Una battuta? Chissà. Non ci hanno dato l'Europeo, siamo forse in grado di organizzare un Mondiale? Per chi è interessato a seguire la vicenda del Mondiale sudafricano consigliamo il sito www.saf2010.blogspot.com. E' tenuto dal collega Stefano Piazza ed è molto aggiornato.
Ho già fatto i complimenti a Bianchi dalle "pagine" di questo blog e rifarlo oggi, dopo la "citazione" di Repubblica.it, mi sembra quanto di più prossimo ci possa essere alla pura e semplice piaggeria. Quindi, visto che è un po' troppo semplice dire che il copiaincolla qui sopra ha a che fare solo con la suddetta citazione (beh, sono pur sempre un essere umano, in fin dei conti), vi faccio notare questo: Nei giorni scorsi girava anche il nome dell'Italia. Una battuta? Per i meno attenti (ma sono sicuro di non trovarne tra i miei lettori), sì, è una battuta (direi proprio di Fulvio Bianchi, a occhio e croce - ride persino Matarrese, nella foto). Non avremmo mai gli impianti pronti per il 2010, è ovvio. La situazione attuale non sarà quella del Sudafrica, ma non è nemmeno troppo rosea e l'eventuale tabella di marcia dei lavori aveva il 2012 come scadenza. Obiettivo sfumato, come ricorda proprio Spy Calcio, anche (solo?) per colpa nostra.
Personalmente, continuo a sperare che la Coppa resti in Africa, per l'Australia ci sarà tempo. Riguardo a Blatter, rimane valido il discorso già fatto: rischia di perdere la faccia, togliendo il Mondiale al Paese di Nelson Mandela, ma il vecchio Sepp è un politicoaffaristamaneggione d'altri tempi e non è difficile immaginare che, se accadesse il peggio, sarebbe assolutamente in grado di sembrare persino distrutto dal dolore, lancinante, di "cedere" alle "mancanze" dei sudafricani e di spostare il circo del pallone in Australia.
Oggi come oggi, in ogni caso, io dico che il mondiale resta dov'è (52% Sudafrica - 47% Australia - 1% Italia? Cina? U.s.a.?).
Domani, si vedrà.



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