martedì, aprile 15, 2008
Brevi Africa (non pensiamo a noi, va')
L'agenzia Misna batte due notizie:
Angola e Sudafrica hanno firmato un accordo per la cooperazione tecnologica e scientifica. L’Istituto nazionale per la pesca e la Commissione nazionale per la tecnologia e l’informazione sono tra i centri angolani che avvieranno sinergie con istituzioni scientifiche sudafricane.
Inizierà formalmente domani la "fase uno" del programma e-Schools, l’iniziativa del Nuovo Partenariato per lo sviluppo dell’Africa per avvicinare alle tecnologie informatiche gli alunni di scuole medie e secondarie di 11 nazioni africane. In una conferenza a Johannesburg, in Sudafrica, saranno scelte le prime scuole ad applicare il progetto pilota allestendo ognuna un laboratorio con 20 personal computer, server e rete internet. L’obiettivo finale è di fare altrettanto in 600.000 scuole africane nei prossimi 10 anni.
Che posso dire? Tutto fa brodo, oggi. L'alternativa è pensare che crescerò le mie figlie in un Paese governato da Berlusconi & C. (quelli de "Mangano era un eroe", "riscriviamo i libri di storia", "imbracciamo i fucili"...). Che vergogna.
Aggiornamento, 18 aprile: foto da Peacereporter (su una colonna, a Bologna).
Angola e Sudafrica hanno firmato un accordo per la cooperazione tecnologica e scientifica. L’Istituto nazionale per la pesca e la Commissione nazionale per la tecnologia e l’informazione sono tra i centri angolani che avvieranno sinergie con istituzioni scientifiche sudafricane.
Inizierà formalmente domani la "fase uno" del programma e-Schools, l’iniziativa del Nuovo Partenariato per lo sviluppo dell’Africa per avvicinare alle tecnologie informatiche gli alunni di scuole medie e secondarie di 11 nazioni africane. In una conferenza a Johannesburg, in Sudafrica, saranno scelte le prime scuole ad applicare il progetto pilota allestendo ognuna un laboratorio con 20 personal computer, server e rete internet. L’obiettivo finale è di fare altrettanto in 600.000 scuole africane nei prossimi 10 anni.
Che posso dire? Tutto fa brodo, oggi. L'alternativa è pensare che crescerò le mie figlie in un Paese governato da Berlusconi & C. (quelli de "Mangano era un eroe", "riscriviamo i libri di storia", "imbracciamo i fucili"...). Che vergogna.
Aggiornamento, 18 aprile: foto da Peacereporter (su una colonna, a Bologna).
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