venerdì, gennaio 04, 2008

 

La casa del sorriso



Già che ci sono, recupero anche un pezzo scritto per il sito del Cesvi (meritano tutta la publicità possibile). In effetti, è un po' che sono rientrato dal Sudafrica, ma non è mai troppo tardi.

Appena sceso dall’aereo, ti rendi conto di essere a diecimila chilometri da casa: gli odori sono diversi, l’aria è più “densa”.
Persino le nuvole sembrano più vicine. È l’Africa che ti dà il benvenuto, anche se il moderno aeroporto è già lì a segnalarti che sei nel Paese “meno africano d’Africa”, con i suoi alberghi di lusso, le sue spiagge iperturistiche, i campi da golf a diciotto buche e i vini pregiati. Ma decenni di apartheid, di separazione forzata dal resto del pianeta e, soprattutto, dal resto del continente, non hanno strappato del tutto la Rainbow Nation dalle proprie origini. (continua)

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Comments:
Ricordo la prima volta che sbarcai in Africa, in Tanzania..nonostante i molti, sicuramente troppi libri letti sull'argomento, l'impatto con le baracche ed il delirio organizzato che immancabilmente compongono il paesaggio tra gli aeroporti ed il centro città,beh, mi impedì di deglutire per qualche minuto.."ci sono davvero", pensai ingenuamente..."guarda bene",mi disse chi ci accompagnava, "mi raccomando, fissa negli occhi le immagini che vedi, le baracche di fango, cartone e lamiera,i bimbi scalzi che trasportano taniche di plastica sulla testa (e stupidamente non cogli subito che quasi sicuramente contengono benzina), l'odore che afferra le narici e le strapazza e te le restituisce cambiate una volta per tutte..annusa, guarda...sei atterrato da cinque minuti..e hai già visto tutta l'Africa"
Come ? cosa? Cosa vuoi dire?
"Che impressione ti fa?" mi chiese ancora, sogghignando.."ti fa un pò schifo, ammettilo...."
"No, ..non saprei, è strano, certo, diverso..ma..ecco..è anche tutto molto...non saprei...sarà la luce, la luce è pazzesca.."
"Oddio, te ne sei accorto...la luce di questi posti..beh, caro mio, peggio per te, dico davvero, ora sei fregato...quando te ne accorgi, e magari ti trovi pure a tuo agio in uno di questi mercati impossibili..."
Ecco, l'Africa ne aveva già imbambolato un altro...
Usiku mwema, ndugu Stefano
tutawasiliana kesho
edo
 
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