giovedì, maggio 31, 2007

 

Un Mondiale in inverno

Non è facile tornare alla normale cronaca, me lo dovete concedere, ma il blog va avanti, dopo qualche giorno di "riflessione". Sarà retorico (anzi, lo è di sicuro, macchisenefrega), ma sono convinto che anche questo sia un modo per continuare a ricordare Daniele. In fondo, come dicevo nell'ultimo post, lui è stato mio "complice", in qualche modo, nel dare inizio a quest'avventura sudafricana.
Allora, a proposito di difficoltà che il comitato rganizzatore di Sudafrica 2010 dovrà affrontare, un paio di giorni fa l'agenzia Misna batteva questa notizia:
Almeno 17 persone sono morte per un’ondata di freddo che ha travolto il Sudafrica, dove in questo momento è inverno, colpendo soprattutto i senza-tetto, stimati in 2,5 milioni in tutto il paese. Molti di essi hanno cercato rifugio in chiese o altri centri di accoglienza mentre la temperatura raggiungeva livelli estremamente bassi e dal cielo scendeva pioggia e neve. Anche molti di coloro che hanno un tetto sopra la testa rischiano di finire vittime del gelo invernale perché vivono in appartamenti non riscaldati e inadeguati: secondo alcune organizzazioni non governative, sono circa 7,5 milioni i sudafricani che non possono garantirsi un’abitazione "normale" e adatta alle proprie esigenze.
Il problema, in sostanza, è che il Mondiale si giocherà in inverno. Di norma, la temperatura non scende mai sotto i 20 gradi ma. come dimostra questa notizia, gli inconvenienti sono sempre in agguato.
Ecco, in realtà, tra i mille motivi che Blatter potrebbe addurre per spostare altrove il circo della Fifa, il freddo non ce lo vedo proprio. Ma con il vecchio Sepp non si sa mai.

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