mercoledì, aprile 11, 2007

 

La Fifa ora è più ottimista. Ma...

Sono mesi, ormai, che parlo di Sudafica 2010 nel blog (sto un po' latitando, è vero, ma dovremmo esserci, ormai, con la più volte annunciata novità tecnologica che tamponerà i buchi) e su Radio Popolare (il prossimo intervento a fine mese), ma gli argomenti di discussione non accennano a esaurirsi.
Per chi se lo fosse chiesto, la lunga introduzione serve a distogliere l'attenzione dal plagio di questa sera: insomma, se è vero che l'argomento principale, qui, sono le difficoltà incontrate dai sudafricani nell'avvicinamento al Mondiale (già altri Paesi si sono fatti avanti, con l'Australia in prima fila), è pur vero che se una firma prestigiosa come Fulvio Bianchi (Spy Calcio) si occupa della faccenda, non posso esimermi dal citarlo.
Il giornalista di Repubblica parla di spiragli confortanti nella difficile situazione della Rainbow Nation.
Siamo molto lieti di quanto è stato fatto in Sudafrica negli ultimi due mesi. I progressi sono davvero evidenti. Il segretario generale della Fifa, Urs Linsi (foto), è soddisfatto dell'andamento dei lavori. La costruzione degli stadi è la questione principale, dobbiamo andare avanti, non possiamo perdere più tempo ed è importante che questo processo di costruzione sia partito. Sappiamo di dover continuare su questa strada e la Fifa monitorerà tutto il percorso da molto vicino. Insomma, Sudafrica sempre nel mirino, prosegue Bianchi, ma non c'è più il pessimismo del passato.
Banalità da politico a parte (tipo la Coppa del Mondo 2010 avrà un tocco sudafricano e sarà quello a renderlo un evento unico), Linsi non poteva di certo annunciare che il Mondiale finirà a un'altra Nazione. Non prima di giugno, almeno (ma di questo abbiamo già parlato).
Nonostante il tono a volte polemico con cui parlo dell'avventura sudafricana, posso garantirvi che in pochi si augurano quanto il sottoscritto che, alla fine, tutto vada per il meglio. Però, ancora, non riesco a condividere l'ottimismo di Fulvio Bianchi.
Che aspettano a farmi cambiare idea?
(Fonti: Spy Calcio e Fifa.com)

Comments:
Se vogliamo fare un paragone un po' ardito come non pensare ai preparativi delle Olimpiadi di Atene 2004? I lavori sono partiti lenti e in ritardo; eppure sono andati via via velocizzandosi tanto da far dire a qualcuno: "i lavori hanno seguito un ritmo sirtaki". La città si è trasformata in un immenso cantiere (strade, impianti, areoporto Eleftherios Venizelos...), e il tutto è stato preparato e finito proprio all'indomani della cerimonia d'apertura. Nel più generale scetticismo, Atene ce l'ha fatta.

Possiamo solo sperare e augurarci che ciò possa avvenire anche per il Sufafrica. Io voglio essere ottimista.

Ciao!
 
Hai ragione, ma anche guardando a casa nostra (penso a Italia '90, per esempio), i lavori per le grosse manifestazioni creano sempre dei problemi.
Voglio essere ottimista anch'io (come dice qualcuno, "non ci credo, ma ci spero"), ma ci sono due cose che mi lasciano un po' perplesso: la pessima organizzazione dimostrata fino a oggi dal comitato organizzatore e Blatter. SOPRATTUTTO il presidentissimo: una volta rieletto (ma, ormai, è solo una formalità), il prossimo 31 maggio, non avrà più alcun vincolo. E tutto diventa possibile. Anche per l'Australia.
 
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