lunedì, marzo 05, 2007
Ambientalisti sudafricani sul piede di guerra
A quanto sembra, i movimenti ambientalisti potrebbero decidere di intraprendere un'azione legale nei confronti del comitato organizzatore di Sudafrica 2010, se dovessero emergere infrazioni alle norme di tutela ambientale durante la realizzazione degli impianti per la Coppa del Mondo.
E, se questo dovesse accadere, i lavori subirebbero ulteriori ritardi.
E, se questo dovesse accadere, i lavori subirebbero ulteriori ritardi.
Nicole Barlow, presidente dell'Environment and Conservation Association fa un esempio: Il caso più eclatante è lo stadio di Nelspruit, (foto) la cui costruzione ha addiruttura "allontanato" una scuola, violando la relativa legislazione ambientale... la scuola finì per essere costruita in una terra paludosa... Ora, ciò che noi abbiamo bisogno di capire è quale sia stato il reale impatto dello stadio e quale quello della scuola sulla comunità... per noi non solo l'istruzione dovrebbe essere più importante, ma un territorio paludoso, che sarebbe esistito per altri 100 anni dopo il 2010, ora è distrutto per sempre.
Insomma, dopo le polemiche per i presunti tagli alla sanità e alla costruzione di case per i poveri, il governo sudafricano si ritrova ora con il problema ecologia per le mani.
C'è quasi da augurarsi che questi Mondiali passino in fretta...
(Fonte: News24, Sudafrica)