domenica, gennaio 28, 2007
E' arrivato Parreira
L'ex ct del Brasile Carlos Alberto Parreira è arrivato a Johannesburg per assumere la guida tecnica del Sudafrica.
Il 1 febbraio, via alle prime convocazioni per uno stage di allenamento in programma dal 5 al 7 febbraio.
Parreira torna così in Africa dopo quasi quarant'anni dagli esordi alla guida della selezione nazionale ghanese, dal 1967 al 1968: in quel Paese, il brasiliano conquistò il primo trofeo da allenatore, portando il club del Kotoko alla vittoria della Coppa dei Campioni africana.
Parreira torna così in Africa dopo quasi quarant'anni dagli esordi alla guida della selezione nazionale ghanese, dal 1967 al 1968: in quel Paese, il brasiliano conquistò il primo trofeo da allenatore, portando il club del Kotoko alla vittoria della Coppa dei Campioni africana.
Quella dei Bafana Bafana sarà la sesta nazionale guidata da Parreira, dopo Ghana, Kuwait, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Brasile.
giovedì, gennaio 18, 2007
Tre milioni di rondini minacciate dai lavori per i Mondiali
Ecco una notizia apparentemente banale, ma credo abbastanza seria.
Tre milioni di rondini, pari all’8% della popolazione che nidifica in Europa, sarebbero gravemente minacciate da un progetto proposto dal governo di Pretoria: la realizzazione di una nuova pista nell’aeroporto di La Mercy, 20 chilometri a nord di Durban, in vista dei Mondiali di calcio del 2010. Lo denunciano la LIPU-BirdLife Italia e le associazioni della rete di BirdLife International. La stima parla di circa 3 milioni di esemplari di rondini che rischiano di non poter più tornare in Europa per la stagione riproduttiva. La nuova pista distruggerebbe il canneto dove trovano rifugio le rondini. Il sito sorge nel Mount Moreland Reedbed all’interno di una vasta piantagione di canna da zucchero, ed è l’unico nell’area idoneo a ospitare questa grande popolazione di rondini. La sua distruzione costituirebbe dunque una grave minaccia alla sopravvivenza della specie che nidifica nel nostro continente, già provata da un forte declino a causa dell’agricoltura intensiva europea e dal largo uso di pesticidi.
La LIPU, ovviamente, chiede che l'area in questione diventi zona protetta.
Certo, se non si parla di balene, o di elefanti, o di foresta vergine, sembra sempre che gli allarmi lanciati dagli ecologisti siano buoni solo per fare un po' di colore, per riempire i buchi tra una notizia seria e l'altra. Ma non è così. Oltre a rappresentare un serio danno per l'ecosistema globale (i grossi problemi cominciano con dettagli insignificanti), questo potrebbe diventare un altro minuscolo ostacolo per il comitato organizzatore. Una cosa da nulla, certo, ma uno dopo l'altro...
(Fonte: Lipu.it)
lunedì, gennaio 15, 2007
Berti Vogts cittì della Nigeria
Lagos - Berti Vogts è il nuovo ct della Nigeria. Ne da notizia la Federazione calcio nigeriana (NFA) attraverso un comunicato firmato dal suo presidente Sani Lulu. Il tecnico tedesco, 60 anni, aveva già guidato la Germania nelle non felici avventure mondiali del '94 e del '98, e nella vittoriosa spedizione ai Campionati europei del 1996. Da giocatore è stato campione del mondo nell'edizione del 1974, disputata proprio in Germania. (Agr) - Fonte: Gazzetta.it
Ecco, non che sia una notizia di grandissimo rilievo, ma è interessante vedere chi guiderà le nazionali africane al primo mondiale del cosiddetto continente nero. Anche perchè, lo ricordo, per la prima volta, l'Africa avrà sei qualificate (compresi i padroni di casa del Sudafrica): un fallimento sarebbe duro da digerire.
Radio Popolare e l'appello di Mbeki
Rieccomi, dopo alcuni giorni di imperdonabile assenza. Tanto per cominciare, dalla Misna, l'appello di Thabo Mbeki: Per la salvezza della Somalia e del nostro intero continente, l’Africa non ha scelta se non quella di andare in aiuto di questa nazione africana sorella. Con queste parole, il presidente sudafricano è intervento sulla crisi somala ne sito internet dell’African national congress. Con l’inizio del 2007, la Somalia si è posta con decisione in cima all’agende delle priorità africane, continua il messaggio di Mbeki, che sembra riferirsi alla proposta fatta nei giorni scorsi dal sottosegretario delle nazioni unite per gli affari politici, il nigeriano Ibrahim Gambari, di inviare una forza di 8000 peacekeeper africani in Somalia. Nella nota, Mbeki non parla espressamente di voler contribuire con soldati sudafricani ad un eventuale missione. Gambari aveva detto che, sebbene non ci siano ancora adesioni concrete dai paesi africani ad una missione di pace, alcune nazioni stanno valutando la possibilità di inviare truppe, tra cui Nigeria, Malawi e Sudafrica.
Poi, per chiudere con l'abituale nota vanagloriosa, cliccando qui avrete la possibilità di scaricare dal sito di Radio Popolare la puntata di Effenberg di lunedì 8 gennaio, con il mio ultimo intervento su Sudafrica 2010.
sabato, gennaio 06, 2007
Lunedì su Radio Pop (angolo autopromozionale)
Gli aggiornamenti del blog sono scarsi, ultimamente, devo riconoscerlo, ma prometto di recuperare. Intanto, però, lunedì mattina ((8 gennaio, ore 11.00), torna la mia rubrica dedicata a Sudafrica 2010 all'interno di Effenberg, su Radio Popolare. Credo che parleremo di Parreira (ancora), di date e di sicurezza. La novità è che non sarò in collegamento telefonico ma in studio, con Paolo Maggioni e Claudio Agostoni.
Beh, è la prima volta e non vi nascondo che sono un po' emozionato, quindi staremo a vedere (si fa per dire).
In più, se tutto andrà come da programma, questa puntata dovrebbe poi finire sul blog (altro esordio).
Che volete di più, dalla vita?
mercoledì, gennaio 03, 2007
Da Pretoria un impegno per la pace nel continente
Purtroppo, il tempo continua a scarseggiare, così mi limito a un banale copiaincolla (ma la notizia, interlocutoria, per quanto riguarda i Mondiali di calcio, rimane di assoluto primo piano):
Un impegno a creare sinergie per la risoluzione dei conflitti nel continente tra il Consiglio di sicurezza dell’Onu e l’analogo organismo dell’Unione Africana è stato assunto dal Sudafrica, che dall’inizio dell’anno è entrato a far parte dei membri non-permanenti dell’esecutivo del Palazzo di vetro (insieme a Italia, Indonesia, Belgio e Panama). Il ministro degli esteri sudafricano Dlamini Zuma ha garantito che il suo paese continuerà a lavorare “al servizio dei popoli del nostro continente e del mondo” all’interno del Consiglio di sicurezza. Dalla fine dell’apartheid nel 1994 e soprattutto negli anni successivi, il Sudafrica ha svolto un ruolo di primo piano nella mediazione dei principali conflitti africani, garantendo assistenza anche ai processi di riconciliazione post-bellica, impegnandosi in particolare per la fine della guerra nella Repubblica democratica del Congo. La responsabile della diplomazia di Pretoria ha inoltre ribadito l’appoggio alla riforma dell’Onu e all’allargamento del Consiglio di sicurezza, ancora regolato in base all’obsoleto meccanismo del diritto di veto tra i membri permanenti (Francia, Gran Bretagna, Russia, Cina e Usa) introdotto dai vincitori della Seconda guerra mondiale.
Nei prossimi giorni (giuro), via alle schede di CITTA' E STADI e al primo tentativo di ascolto di Effenberg (vi ricordo il mio prossimo intervento, lunedì 8 alle 11.00).